2023 – cosa buttare

2023 – cosa buttare

31 Dicembre 2023 0 di Caterina

I peluche lanciati sulle macchine dei Ministri e della Presidente del Consiglio, i pescatori calabresi piangono disperati, non siamo riusciti a salvarli, e il risultato è l’assegnazione a porti sempre più lontani per le navi che recuperano vite, erano quasi cento i corpi in quella palestra e il mio, moltissimo mio, Presidente della Repubblica lo sa che ce ne sarebbero altri, in fondo al mare, sono dispersi, e lo sa che trentacinque di quelle bare contengono piccole salme, i nostri figli.


Sono tornati i tempi del liceo e dell’università nello spazio vuoto sul divano del Central Perk, le freddure, un biliardino come tavolo e noi a sognare non le storie d’amore, ma quelle amicizie; sono tornati i tempi del liceo e dell’università nella memoria cortissima di un popolo bloccato dalle pubbliche esequie del ventennale venditore di truffe, costruttore di sogni di plastica, dragone divoratore di fanciulle. Ai funerali non un capo di Stato, ma tante, tantissime prefiche bionde.


Il 10 agosto cadono le stelle, io sono chiusa in una stanzetta lontana da casa a fissare lo schermo, ascolto le commemorazioni, mi fa compagnia la consolazione che chi scrive non morirà mai, fa caldo, uffa, sto sudando, alzo la fronte appiccicosa e bagnata per cercare nel cielo estivo l’immenso bagliore; oggi splende altissima, Michela Murgia.


Le guerre non smettono, figliano.
La mattina del 7 ottobre quelle lande da sempre sconvolte e coinvolte, mai in pace, e poi ancora, nei mesi successivi, tana per tana, in un fazzoletto di terra con più morti che vivi, la disperazione, la fame e la sete, il silenzio di donne uomini bambini che non esistono più.
Non c’è niente che abbia senso, non c’è nulla che giustifichi.


Caterina, su idea di Anna Eva Laertici

[foto dell’autrice, tramonto a Torcello (VE), novembre 2023, il sole che cala nella laguna potrebbe non essere l’unico gioiello dell’immagine]