Primavera
La primavera dalla veste ricamata
vicino alla Venere sorgente dal mare
lancia fiori e sogni a te, che sai afferrarli.
Dolorosa stagione d’amore,
che fa nascere e sa uccidere,
che l’ho adorata e la detesto.
La primavera è nella bici che pedali nel parco,
in quelle rondini che chi le aveva mai viste a Roma
e ora sfacciate e audaci mi volano addosso.
E la magia delle ore di luce fino a tardi
e di quei tramonti che solo in questi mesi
e del tuo riso sguaiato, bianco, puro.
La primavera che germoglia,
che ci emoziona, che ci entusiasma
come te, quando mi prendi in giro.
E quando piove e piove e piove,
ci farà crescere più forti,
persino dei tuoi istrionici piagnistei
che durano il tempo d’una rosa.
E poi l’arcobaleno nel cielo
e su di te, che sei tutti i colori.
Tu, primavera sbocciante e profumata
che al mondo doni armonia e Letizia.
Tu, che rendi la mia vita un’eterna primavera.
Caterina, mamma
[foto scattata dall’autrice nel 2022… a primavera]