Le granitiche incertezze
L’avevo sentita al telefono dopo tanto tempo. Era cambiata, prima, quando era diventata madre della sua Regina, Principessa e non so quali altri titoli nobiliari. Persa di vista, perché la quotidianità ci costringe e la pigrizia ci tenta, la rincontrai per strada, con due pargole che non erano più né regine né principesse. Ma bambine.
Mi spiegò – in breve e con la lucidità che incredibilmente conservava nonostante la genitorialità – d’esser giunta, con l’avvento della secondo-genita, alla seguente riflessione:
C’è molta meno distanza tra chi non ha figli e un genitore di un figlio unico, che tra quest’ultimo e il plurigenitore.
Il cambiamento della propria forma mentis nel salto tra uno e due figli è superiore di mille lunghezze a quello che si ha tra il non avere e l’avere un solo figlio.
Da cosa è dato questo totale stravolgimento di pensiero? Semplice.
Diventare genitore ti fa presumere d’aver acquisito un crogiolo di certezze granitiche.
Ora sono mamma, ora conosco tutto dei bambini e della maternità, di come ci si comporta;
ho fatto delle esperienze per cui sono finanche in grado di dispensare consigli.
Ora sono mamma, e so di sapere.
Poi arriva un altro cucciolo dentro casa e tu, che sei saggia e sai tutto del mondo dei fanciulli e della genitorialità, non temi nulla, tanto sei onnisciente.
Ma il dolce virgulto non c’azzecca una beata mazza con il/la primogenito/a, è semplicemente, banalmente, un altro individuo, con le sue caratteristiche fisiche e psicologiche differenti, con un’indole tutta sua… e per quale oscuro motivo avrebbe dovuto somigliare a quella fraterna non si capisce proprio.
E così, il/la secondogenito/a – che sicuramente sarà garbata e dolce come la sorella, ma che invece se ne fotte e ti guarda sempre come Anthony Perkins in Psyco pure quando si diverte – ti regala un insegnamento: puoi averci tutti i figli del mondo, ma nessuno mai ti darà in mano il grande libro del Sapere del Genitore, quello con le Verità Disvelate.
Sono tutti diversi, siamo tutti diversi, tutti nuovi, tutte magnifiche esperienze da scoprire.
Insomma, ora sono bimamma, e so di non sapere.
Caterina